Nell’ultima stagione Tameze si è rivelato prezioso soprattutto come difensore: quest’anno in mediana è chiuso dai compagni
Adrien Tameze è arrivato in granata nel luglio del 2023 fortemente voluto da Ivan Juric. Il tecnico croato infatti lo conosceva dai tempi del Verona e ha spinto molto per averlo in squadra, soprattutto per la sua grande versatilità. Infatti con l’ex allenatore dei granata in Serie A, nella scorsa stagione, il centrocampista francese ha giocato la bellezza di 2152 minuti divisi in 29 presenze. Di queste 29 partite partite disputate dall’ex giocatore del Nizza ben 25 erano da titolare e solamente in quattro occasioni è stato convocato e tenuto in panchina per tutta la partita. Certo ha giocato tutte quelle partite anche perché i granata con l’infortunio di Schuurs si trovavano in emergenza e infatti Tameze ha giocato ben 18 partite da braccetto di destra nella difesa a tre, e solamente le rimanenti 11 le aveva giocate nel suo ruolo, quello di mediano o di centrocampista. Ora con Vanoli la situazione sembra essere cambiata e non di poco.
Con Vanoli già tre partite in panchina
Con l’arrivo di Paolo Vanoli però la situazione del francese è cambiata. Sta comunque trovando abbastanza spazio, ma non è più quel giocatore che con Juric sembrava essere tanto importante. Nelle prime dodici giornate di questa Serie A infatti Tameze ha già eguagliato il numero di partite viste dalla panchina nell’intera scorsa stagione (3 partite senza subentrare). In campionato ha quindi giocato 9 partite, delle quali solamente quattro da titolare e le restanti cinque da subentrato. In totale ha giocato 323 minuti. A non cambiare è stata la sua versatilità, infatti anche Vanoli gli ha fatto interpretare più ruoli a seconda del bisogno, facendolo anche giocare difensore centrale in un’occasione.
La differenza di gioco tra Vanoli e Juric è il motivo di questo calo
Il cambiamento nell’utilizzo di Adrien Tameze rispecchia perfettamente la differenza di gioco dei due allenatori. Se Juric preferiva giocatori di grande intensità in grado di correre per 90 minuti e seguire l’uomo per tutto il campo, come il francese, Vanoli invece preferisce giocatori più tecnici e in grado di mettere ordine e dettare gioco in mezzo al campo. Inoltre anche nelle prestazioni Tameze ha risentito di questo cambiamento del modo di giocare. Nel gioco più ruvido e statico del tecnico croato infatti l’ex del Verona riusciva a recuperare palla e a inserirsi perfettamente partendo dalla difesa e le sue qualità fisiche nascondevano le sue pecche tecniche. In un gioco come quello di Vanoli invece, più volto all’attacco e al creare occasioni con combinazioni e passaggi precisi, si rendono più evidenti i limiti tecnici di giocatori come il centrocampista.
Per carità, cesso di prima categoria, non sa fare nulla
Mister Vanoli lo sta risparmiando per la volata salvezza in primavera 2025.
I nostri giocatori sono quasi tutte buone riserve, mancano solo setto otto titolari…